WE ARE BRUNN
Cosa fa di un locale il ristorante del momento? In altri luoghi, ad altre latitudini, è tutta una questione di PR, di uffici stampa, di investimenti, di inviti. A Torino è diverso, è una miscela fatta di buona cucina, garbo, prezzi giusti, il passaparola tra un gruppuscolo di appassionati cacciatori di nuovi frissons. Ho premesso tutto ciò per parlare di Between a Rivoli (betweenristorante.it), ché da settimane è sulla (e nella) bocca di tutti. A me ci ha portato mercoledì uno dei palati migliori del Piemonte, Piermichele Gamba del Gambero Rosso, che già c’era stato nelle settimane precedenti (come altri gourmet cittadini, l’uomo di Slow Food Leo Rieser vanta un post del 31 agosto). Insomma, mi siedo nella saletta casual-chic affacciata sul placido Viale Partigiani d’Italia – a un passo dal ristorante Allegri – carico di buone vibrazioni: la parete blu, le sedie rosse, i palloncini di vetro soffiato colorato ad arredare i tavoli, i punti luce, il servizio gentilissimo e professionale del maître Lorenzo Di Gennaro. Le vibrazioni aumentano all’arrivo del menu: piatti promettenti a prezzi assai più bassi della media della fascia. Cioè: antipasti sui 9 euro, primi a 12/13, secondi a 15/16, dolci a 7 e tre percorsi a 28, 40 e 50 euro. “Ehi, se i piatti saranno buoni sarà una festa; i prezzi giusti non fanno la felicità, ma aiutano” dico a Piermichele. E festa sarà: gli gnocchi di ricotta, guanciale e fagiolini sono curiosi o golosi (sono esclusivamente di ricotta, poi infarinati; la loro morbidezza e grassezza è bilanciata dalla croccantezza e freschezza dei fagiolini); i plin di pomodoro, anatra e basilico hanno un’interno liquido come certi dumpling orientali; la zuppa tiepida “come una bouillabaisse” è un’insalatina di mare bagnata da una bisque con l’umami che spinge; la tartellette ai fichi è tecnica, tra la Francia e il Nord; con la mousse al cioccolato bianco e cardamomo c’è un lampone da lacrime. Bevendo due calici a testa (io un popolare e buono La Tournée Vin de France, 4 euro al bicchiere) spendiamo 94 euro in due. E ci congratuliamo con Michela Quaglio, l’ottima, giovane e tecnica cuoca che sta dietro la barra della cucina a vista, assieme alla mamma Monica Ruzza: “sono le braccia di mia figlia”, ride. Monica e Lorenzo sono soci e compagni, hanno condiviso un percorso partito da Pollenzo, passato dal Combal e da Da Francesco, poi Londra infine sono tornati vicini a casa, a Rivoli, dove hanno aperto il 23 maggio 2021. E oggi, indubbiamente, meritano il titolo di “promessa dell’anno.”